Gli Spazzi

29 L’esordio del figlio primoge- nito di Antonio, Grazioso (15 agosto 1816 - 12 settembre 1892), lascia subito intravedere un futuro brillante. Il suo de- butto avviene all’esposizione di Verona del 1835, dove è pre- sentato come allievo dell’acca- demia braidense 16 , con alcuni disegni e bozzetti in gesso per il Monumento a padre Antonio Cesari . Un monumento dalla lunga genesi che in effetti ver- rà realizzato solo quindici anni dopo (foto 22) . L’esordio gli vale subito molta stima perché fin dall’anno successivo, il 1836, viene nominato membro del corpo accademico veronese e socio onorario, nella medesi- ma seduta in cui lo stesso tito- lo viene concesso al suo mae- stro Innocenzo Fraccaroli 17 . È proprio con lui che il giovane Grazioso si confronta, come il padre Antonio in maniera co- raggiosa e intraprendente, in occasione della committenza che gli viene affidata dalla famiglia Dalla Riva per un monumento funerario, nella triste occasione della scomparsa del giovane Napoleone Giuseppe (doc. 1a, 1b) . Il monumento viene inaugurato con ottime recensioni e grande plauso nel 1842 (foto 23) al Ci- 16 Allievo di Pompeo Marchesi, Grazioso si formò anche nello studio milanese di Innocenzo Fraccaroli. Il successo arride a Grazioso in questi anni: le fonti storiche ricordano il premio ottenuto nel 1841 all’esposi- zione di Brera per la scultura Lottatori che risultava nelle collezioni della Gam di Milano, dove finora non è stata però reperita. 17 Cfr. C. Bertoni 2001. 3. Grazioso e Giovanni, la bottega passa ai figli di Antonio 22

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